Oggi a scuola sono tornate la Cuoca Pasticciona e la Cuoca Smemorata con i laboratori “Mani in Pasta”!
I bambini più grandi ricordavano bene le loro gaffe passate mentre i più piccoli si sono presentati con entusiasmo e curiosità per questi due personaggi.
Tutti non vedevano l’ora di iniziare!
Il primo incontro ha trasformato ogni bambino in cuoco: grazie a una carota magica e a qualche incantesimo, la magia si è compiuta!
In un batter d’occhio, tutti indossavano i grembiulini da cuoco, pronti a creare il proprio cappello da chef!
Con carta colorata e tanto impegno, hanno incollato, tagliato e disegnato, rendendo unico e inimitabile il loro cappello. Alla fine, i piccoli chef indossavano con orgoglio le loro creazioni!
Già dotati di grembiuli, hanno aggiunto il cappello e la trasformazione era completa!
La carota magica insieme all’entusiasmo dei bambini ha fatto apparire un pesantissimo Bustone della Spesa.
All’interno, tre ingredienti e un indovinello: cosa si può fare con acqua, farina e sale? I piccoli cuochi, pronti e preparati, hanno risposto all’unisono: “Il pane! Il pane!”
Poi è stata la volta di tirare fuori dal Bustone le erbe aromatiche, le hanno toccate, annusate e qualcuno persino assaggiate.
Dopodiché tutti hanno provato ad indovinare e tutti hanno imparato cose nuove ed è stato davvero divertente!
Ma mai quanto il consueto saluto che ormai accompagna tutti gli incontri di Mani in Pasta, lo scatenato ballo finale…il “Ballo del Cuoco” che riscalda il corpo e dona appetito in vista del pranzo!
La Cuoca Pasticciona e la Cuoca Smemorata hanno salutato calorosamente tutti i bambini della prima sezione, promettendo un prossimo incontro indimenticabile.
E visto che ora a casa avete dei piccoli chef potete provare a cucinare con loro la ricetta delle chips di verdure che trovate nel video qua sotto.
Le chips al forno sono sfiziose e sono ottime per avvicinare i bambini alle verdure anche più sconosciute!
Come avrete potuto notare la maggior parte degli inserimenti previsti nel menù prevede la sostituzione del secondo piatto con un’alternativa a base di legumi (fagioli, ceci, lenticchie). I legumi sono spesso considerati un contorno alla pari delle classiche verdure ma da un punto di vista nutrizionale sarebbe più appropriato utilizzarli come secondo piatto proteico visto il loro apporto di proteine vegetali.
Non a caso la Mediterranea, patrimonio immateriale dell’umanità, è proprio caratterizzata dalla presenza praticamente quotidiana di legumi. Ma non basta vivere nel Mediterraneo per poter dire di seguire la Dieta Mediterranea! Anzi, l’attuale modello alimentare degli italiani si è molto allontanato dall’originale Dieta Mediterranea che di fatto altro non era che la dieta dei nostri nonni e bisnonni, una dieta cioè basata sul consumo prevalente di cibi di origine vegetale (cereali integrali, legumi, frutta e verdura) con un consumo occasionale/settimanale di cibi di origine animale (tutti i nonni avranno raccontato che la carne si mangiava la domenica o nei giorni di festa!). Settanta anni fa si seguiva questa alimentazione per necessità e perché di più non si poteva ma così facendo, forse inconsapevolmente, si stava tutelando anche la salute perché questo modello alimentare si è rivelato poi utile a prevenire la gran parte delle patologie cronico degenerative che oggi affliggono la nostra società.
Sarebbe quindi una buona regola inserire spesso i legumi nella settimana (almeno 4-5 volte ma volendo anche di più, magari proprio tutti i giorni come un tempo) in modo da garantire una giusta alternanza tra proteine di origine vegetale e proteine di origine animale (carne, pesce, latticini e uova). Per completare il pasto i piatti a base di legumi si possono accompagnare alle verdure e ai cereali (pane, pasta, riso ecc), come, ad esempio, nella tradizionale zuppa toscana (a base di verdure, fagioli e pane).
Gli attuali menù scolastici prevedono solo di rado la presenza dei legumi e spesso laddove presenti sono utilizzati più come contorno che come secondo piatto. Per questo, relativamente alle ricette e al menù abbiamo scelto di proporre soprattutto piatti a base di legumi!
Prevedere una maggior presenza di legumi nel menù dei bambini offre inoltre numerosi vantaggi sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista ambientale ed economico.
Miglior gestione del fabbisogno di PROTEINE: a differenza di quanto spesso si creda il fabbisogno proteico dei bambini è piuttosto basso e con le attuali abitudini alimentari è molto facile superarlo. Un eccesso di proteine di origine animale non è utile alla salute del bambino e può addirittura avere effetti negativi sul peso e sulla salute in generale. In questo senso il consumo di legumi risulta vantaggioso in quanto, a differenza della carne e del pesce, i legumi apportano un quantitativo di proteine inferiore per porzione permettendo al bambino di rispettare maggiormente il suo fabbisogno proteico giornaliero.
Maggior apporto di FIBRE: i legumi contengono buone quantità di fibre utili al benessere intestinale e al buon funzionamento del sistema immunitario. Consumare più legumi significa consumare anche più fibra limitando al contempo l’assunzione di grassi saturi e colesterolo presenti nei cibi di origine animale.
Buone quantità di SALI MINERALI: i legumi contengono buone quantità di minerali come calcio, ferro e zinco. In particolare il contenuto di ferro dei legumi è piuttosto elevato, circa 3 volte quello della carne. Il ferro nei vegetali è tuttavia presente in una forma meno biodisponibile ma questo non rappresenta un problema in quanto l’organismo è in grado di assorbirne la giusta quantità in funzione delle esigenze. Associare al pasto in cui sono presenti i legumi una fonte di vitamina C (kiwi, agrumi oppure uno spicchio di limone strizzato nell’acqua o frutta in generale) può essere utile a favorirne l’assorbimento. Un buon motivo per consumare la frutta a fine pasto!
Minor impatto ambientale: sappiamo che la produzione di carne e cibi di origine animale ha un impatto ambientale maggiore rispetto alla produzione di cibi di origine vegetale, come appunto i legumi. Gli animali hanno infatti bisogno di elevate quantità di acqua e cereali ed emettono metano che contribuisce ad aumentare le emissioni di gas serra. Non ci sono ormai più dubbi quindi sul fatto che prevedere un pasto a base di proteine vegetali sia uno dei modi migliori per ridurre l’impatto ambientale.
Risparmio per le famiglie: il costo dei legumi è mediamente inferiore rispetto a quello delle proteine di origine animale. Basti pensare che 1kg di legumi ha un costo medio di 5-6€ contro i 5 – 15€ delle proteine animali ma se con 1 kg di carne o pesce si ottengono circa 8-10 porzioni con 1 kg di legumi si ottengono ben 20 porzioni. Introdurre più legumi nella propria dieta, oltre ai vantaggi sulla salute, potrebbe quindi risultare anche più vantaggioso da un punto di vista economico.
Sappiamo che i bambini sono molto abitudinari e poco inclini ad assaggiare cibi nuovi ma è proprio attraverso l’esperienza e l’esposizione ai nuovi alimenti che si può favorire nel tempo una maggiore accettazione. Con i prossimi inserimenti forniremo utili consigli e gustose ricette per promuovere un sempre maggior consumo di questi importanti alimenti anche da parte dei bambini!